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"Cara associazione Neo-n,

sono entrata la prima volta in TIN ormai un anno fa, grazie alla fiducia vostra e della Dottoressa Ferrero, che avete creduto nell’importanza di un terapista dedicato all’interno del reparto.

Non vi nego che l’inserimento sia stato complicato perché, come ben sapete, la Terapia Intensiva Neonatale non è un reparto comune, bensì un luogo in cui è d’obbligo entrare in punta di piedi e dove risulta delicato inserirsi in una routine ormai ben collaudata e che non lascia nulla al caso.

Ho visto e vedo ogni giorno persone che si dedicano totalmente, che credono nel loro lavoro nonostante difficoltà oggettive che in alcuni casi sembrano insormontabili.
Ho conosciuto famiglie che sanno tirare fuori ogni giorno una forza d’animo difficile da descrivere perché qualunque parola sarebbe riduttiva, che sanno creare una famiglia allargata di mamme e papà che si sostengono l’un l’altro nella difficile esperienza che li accomuna.
Ho incontrato neonati così piccoli ma allo stesso tempo in grado di combattere per una vita arrivata troppo presto. Bambini in grado di sorprendere tutti tirando fuori capacità inimmaginabili.

Come ben saprete, ho iniziato a lavorare in TIN per introdurre tra gli interventi rivolti ai piccolini la fisioterapia respiratoria. Tale trattamento, facilitando la mobilitazione e la rimozione delle secrezioni che possono fermarsi nelle vie aeree, può, insieme agli altri trattamenti clinici, ridurre i tempi nei quali il neonato necessita di supporto respiratorio.
Questo intervento si rivolge a tutti i piccolini che dimostrano di avere qualche difficoltà respiratoria, ed essendo un trattamento poco invasivo può essere proposto non appena raggiungono la stabilità che permette loro di averne un beneficio. Il più piccolino, che ho avuto il piacere di aiutare, aveva all’inizio del trattamento solo 26 settimane.

Parallelamente inoltre, grazie alla fiducia sia dell’equipe medica della TIN sia del reparto di Neuropsichiatria Infantile, abbiamo avviato un programma di intervento abilitativo e riabilitativo precoce rivolto a tutti i neonati prematuri e alle loro famiglie. Tale intervento prevede una presa in carico individualizzata composta da valutazioni e trattamenti periodici sia durante la degenza sia durante i primi due anni di vita. Sono quindi stati inseriti momenti valutativi e di scambio con i genitori anche durante le visite di follow-up neonatologico e neuroevolutivo, che hanno l’obiettivo di prevenire e ridurre difficoltà dello sviluppo legate alla prematurità, al lungo periodo di ricovero e alle richieste ambientali. Questo rappresenta inoltre un momento di scambio con i genitori che sono i principali esperti del proprio bambino.

Grazie alla collaborazione con l’equipe infermieristica è stata inoltre sottolineata l’importanza di un programma di care individualizzato, che mira a ridurre per quanto possibile lo stress provocato dall’ambiente extrauterino, mettendo in atto accorgimenti sia a livello del macroambiente sia a livello del microambiente (regolazione della luce, del suono, contenimento, nido) con specifici sistemi di cura posturale.

Un grazie importante va a voi che avete permesso tutto questo. Mi auguro di aver trasmesso almeno una piccola parte della gratificazione ma anche della ricchezza che mi ha dato questo primo anno di lavoro. In questo secondo anno sono sicura che riusciremo a potenziare ancora di più questi interventi e a proporne di nuovi, con la speranza di sottolineare l’importanza della presenza di figure riabilitative all’interno della TIN, che, al fianco degli altri professionisti, possono portare un contributo importante nella promozione dello sviluppo di ogni neonato prematuro.

Con gratitudine e affetto,
Giulia Visconti
NEO-N NEONATI a RISCHIO NOVARA ODV
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