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La più bella storia di vita

NEO-N NEONATI A RISCHIO
Pubblicato da STAFF NEO-N in Testimonianze · 20 Gennaio 2013
C'erano una volta un uomo e una donna che si amavano , e si amano ancora, che dopo anni di convivenza, e convivono ancora, decidono di mettere su famiglia e iniziano i lavori di ampliamento familiare.
Il cantiere si apre nel 2004 ma senza nessun risultato, a pranzo e a cena i posti da occupare rimanevano sempre due, anzi tante volte uno ,perché lui era, ed è molto, impegnato con il lavoro.
Dopo anni di lavori decidono di rivolgersi ad un architetto familiare che fosse in grado di aiutarli, ma non bastò, allora si rivolsero nel 2006, anno delle olimpiadi di Torino, ad un vere ingegnere, capace di realizzare il loro sogno.
Dopo vari lavori il 4 Ottobre 2006 nel pancino di lei un piccolo cuoricino cominciava a battere, ecco le prime analisi, la prima ecografia conferma che i lavori di ampliamento procedevano alla grande, talmente alla grande che all'ecografia del secondo mese ,non c'era più un solo cuoricino, ma..... due cuoricini!!!!! immaginate che paura hanno avuto alla terza ecografia..................... i cuoricini però rimasero due!!!!
E cosi inizia la grande avventura, i primi mesi sono stati splendidi, anche se già al quarto mese quei due volevano farsi vedere in faccia, ma era troppo presto, allora bisognava mettere un piccolo tappo, e chiudere bene ogni via di fuga.
Fatto questo tutto procedeva bene, certo assoluto riposo per lei, che per l'occasione lasciò momentaneamente il lavoro, godendosi giorni di serenità e sonni profondi.
Lui e lei sognavano i volti delle due creature, pensavano ai nomi da dare, Lucrezia, Guendalina, Valentina, Giulia, Ludovica.... , lei comprava vestitini , calzini, scarpine rosa, immaginando il momento in cui avrebbe potuto vestire le sue creature. Nessuno di loro immaginava quali giorni difficili li attendevano.
La pancia cresceva, il loro amore anche, la gioia di realizzare una famiglia stava per avverarsi, pur troppo però si avvera troppo presto, alla 26^ settimana, in seguito alla morte del futuro nonno, nel pancino di lei succede qualcosa, le piccole forse non reggono al dolore e alla sofferenza che la loro mamma stava provando, volevano uscire dal loro nido sicuro per consolarla, ma non potevano, per questo la loro mamma rimase immobile in un letto della ginecologia 1 di Novara dal 2 Aprile fino al 25 Aprile. Sono stati giorni terribili, qualcosa improvvisamente stava cambiando, tutto andava nel verso sbagliato, un lutto non elaborato, la paura di non essere all'altezza, la paura di piangere per non far del male alle piccole, lei sentiva che qualcosa non andava bene, i lavori incominciavano a difettare l'ampliamento forse non si poteva realizzare. Il colore delle pareti incominciava a prendere una tonalità di grigio tendente al nero.
Loro sapevano che quella era una gravidanza preziosa e irripetibile, se i lavori fossero andati mali non ce ne sarebbero stati altri.
Domenica 13 Maggio 2007, festa della mamma, ricorrenza della Madonna di Fatima, dopo una notte di travaglio, paura e sconforto alle 4:20 nasce Ludovica 1600g, alle 4:22 nasce Valentina 1500g, per mano del Dott. Avondo e con il supporto psicologico dell'ostetrica Lorenza, e di tanti altri medici e infermieri che lei non conosceva, ma che hanno fatto del loro meglio per portare a buon fine la nascita delle gemelle, tutte persone splendide, dalle mascherine che coprivano il viso, le vedeva solo i loro occhi pieni di speranza che incutevano serenità.
Le piccole vengono subito portate in patologia neonatale per ricevere le prime cure. Tutta l'equipe medica e due incubatrici le stavano aspettando.
L'immagine di tornare in camera svuotata delle proprie figlie e non poterle vedere fino al giorno dopo è stata veramente dura.
Lui le aveva viste subito, ma nei suoi occhi non  c'era più la luce di gioia che c'era prima, i suoi occhi erano scuri come le pareti di quella casa immaginaria che si stavano costruendo.
Ma quando lei andò a vedere le sue creature, fu peggio, vide il buio più nero, quelle due creature erano piccolissime, anche se tutti la incoraggiavano che tutto sarebbe andato bene, il suo cuore e i suoi occhi erano pieni di lacrime.
Quante lacrime ha versato guardando le sue creature attraverso un vetro, quasi non voleva neanche toccarle con un dito, per paura di far loro del male.
Lei passati i 5 giorni è tornata a casa a braccia vuote, con il viso nero e spento. Lui le stava accanto le faceva coraggio, ma il suo sguardo parlava chiaro, nulla sarebbe andato bene, e lui era spaventato tanto e più di lei.
Ogni giorno si andava in ospedale, non erano preparati a tale evento, non è così che immaginavano il loro giorno più bello.
Lei continuava a guardare tutto il corredino che aveva comprato e si domandava quando avrebbe potuto vestire le sue creature, tutto era enorme rispetto a loro.
No non immaginava nessuna via d'uscita, sapeva che l'arrivo di un bambino sconvolgeva la vita, ma non così lei era proprio sconvolta, quasi infelice di avere messo al mondo due creature così piccole, la paura che avessero problemi cerebrali, la tormentava, la paura che non sarebbero sopravvissute e che non ne sarebbero arrivate altre la terrorizzava.
All'interno di quel reparto tutti davano serenità. Tutti avevano calorosi sorrisi, Cecilia, Rosario e tanti altri erano li per ogni mamma, ogni papà. Ma  loro in quel momento non vedevano l'ora di portare a casa le loro piccole di capire da che parte girava il mondo, uscire da lì e dimenticare, far finta che non fosse mai accaduto.
Il 13 Giugno Ludovica  e Valentina, con il peso di 1800g e 1700g, e vestite arrivano a casa.
Pian piano la paura lascia il posto alla certezza che quelle due bimbe stavano benone, avevano solo bisogno di crescere, di mangiare di stare con mamma e papà.
Quelle due bimbe oggi hanno 5 anni, stanno benissimo, sono intelligenti, vivaci e.......hanno un fratellino di 4 anni, arrivato dal cielo, dicono che la cicogna non aveva trovato posto nella pancia della mamma quando c'erano loro e che la cicogna ha aspettato che si liberasse per mettere il loro fratellino Giulio.
La vita a volte ci dà dei doni inattesi e immeritati.
In realtà mamma e papà, hanno dimenticato quei giorni terribili, ma non la gratitudine e la riconoscenza verso chi ha salvato le loro figlie, verso chi ha ridato la felicità a una famiglia di gente normale, che si aspettava una gravidanza normale e una nascita normale, con gioie, confetti e auguri.
Ma tutto questo ha insegnato loro qualcosa, il non dare nulla per scontato, vivere ogni giorno della vita pienamente, con amore e senza dimenticare nessuno di tutti coloro che hanno contribuito alla formazione di una famiglia di 5 persone, che si amano, si rispettano e costruiscono il loro futuro insieme.
Cogliamo l'occasione di ringraziare:
il Dott. Alberto Catinella (ginecologo di grande professionalità e umanità)
Il Dott. Monaco (ginecologo specialista in sterilità)
il Dott. Gherzi ( primario della ginecologia 1 di Novara)
Tutti gli infermieri e ausiliari presenti in reparto tra aprile e maggio 2007
il Dott. AAvondo ( ginecologo che ha fatto nascere il 13 Maggio 2007 Ludovica e Valentina)
tutta l'equipe che ha operato con lui quella notte
l'ostetrica Lorenza ( che per mesi ha chiamato Matilde e Mafalda le due gemelline, controllando il loro battito ogni giorno)
Dott.ssa Crivelli (psicologa, che ha aiutato i genitori all'elaborazione del lutto e li ha preparati alla possibilit・ del parto prematuro)
Tutta la patologia neonatale dell'ospedale Maggiore di Novara che hanno permesso a Ludovica e a Valentina di sopravvivere e di avere una vita serena.
Dott.ssa Ferrero
Dott.ssa Gallina
e tutta l'equipe medica che da maggio a giugno 2007 si aggirava per quel reparto consolando e coccolando genitori e figli a tutti un sentito GRAZIE, dal profondo nostro del cuore.


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