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Il piccolo Michael

NEO-N NEONATI A RISCHIO
Pubblicato da STAFF NEO-N in Testimonianze · 24 Febbraio 2015
Ho provato tante volte a scrivere queste parole ed ogni volta ho cancellato tutto, chiuso il sito e pianto!
Stasera, invece, sto pensando che ci sarà qualche genitore "speciale" che leggerà e allora mi do coraggio e spero di poter essere utile a qualcuno di voi.
Mi chiamo Tania ed al compimento del mio 24esimo compleanno ho scoperto di aspettare un bambino: ero sconvolta e, dal profondo di quell'egoismo che fa parte di ognuno di noi, ho pensato, anche solo per mezza giornata, di "buttarlo via". Qualche mese dopo mi son resa conto di quanto quel pensiero mi sarebbe costato dolore, forse per sempre.
Il 29 giugno ho iniziato ad avvertire dolori strani che, per ignoranza o non so cosa, ho ignorato sino al 01 Luglio: quel giorno ho lavorato fino all'ultima ora e, alla fine, son dovuta correre in Pronto Soccorso.
Buio totale, paura, sconforto: erano contrazioni, hanno stimato che mio figlio pesasse un chilogrammo, era alla 25esima settimana di gestazione, mi hanno ricoverata e, dopo una nottata di contrazioni, il 02 Luglio 2014 alle 15.08 è nato il mio piccolo Michael (significato del nome: "Colui che ha la stessa forza di Dio", non poteva esserci significato migliore!). Pesava 800 g (fino a quel momento io non avevo neppure idea che un bambino così piccolo potesse sopravvivere!): l'ho visto per pochi secondi e poi più nulla.
Il giorno successivo sono entrata in un nuovo mondo: la Terapia Intensiva Neonatale di Novara. Eccolo lì mio figlio: in un'incubatrice un esserino ricoperto di tubi (credo che facessero più volume i tubi che Michael!). Non ricordo niente: è come se il mio cervello avesse smesso di funzionare ed il mio cuore, rimasto solo, pregava che quella parte di me nella "Giraffa" potesse non soffrire e potesse sopravvivere!
Non mi dilungo su tutta la degenza (Crisi respiratorie continue, intervento agli occhi ecc..): vi dico soltanto che ancora oggi, a distanza di mesi, sento quel maledetto rumore del monitor che echeggia nelle mie orecchie e vengo ancora assalita dall'ansia!!. Il 5 Ottobre, a 2,680 Kg, mio figlio è stato dimesso ed è come se fosse nato per la seconda volta. Oggi pesa 7,100 Kg, ride, verseggia, piange, è coccoloso: sta facendo il suo percorso (percorso arduo e lungo che spaventa ma che si affronta!) e, quei 93 giorni, sono stati allontanati dai progressi del mio bambino, dal mio amore per lui e dalla sua forza. Ha fatto tutto da solo e, a differenza degli altri bambini, sono loro a dar forza a noi e non viceversa. Io mi son data coraggio ed ogni volta che veniva fuori un problema mi ripetevo: "E' vivo!". Ancora oggi mi sento in colpa per la sua nascita prematura e ricordo ogni lacrima versata, la disperazione, l'ira verso il mondo: non si cancellerà nulla ma alla fine cosa importa? "E' vivo!"
Cari mamme e papà, a me ha aiutato pensare che siamo genitori di bambini speciali, bambini coraggiosi che si attaccano a quello spiraglio di vita e ci stupiscono ogni giorno: Michael è il mio miracolo, mi ha aperto gli occhi sull'importanza delle "piccole" cose che ci sono nella vita e, quei problemi sciocchi che sembravano insormontabili, non esistono più. In lui ho trovato Dio, l'amore, la vita: è il mio miracolo così come tutti gli altri "scriccioli" che nascono ogni giorno...

Mamma Tania


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